Abitazione in villino  all'asta Roma  (RM) Via di Tor Chiesaccia, 67, 00134 Roma RM, Italia

Abitazione in villino all'asta Roma (RM) Via di Tor Chiesaccia, 67, 00134 Roma RM, Italia

Base d'asta
da € 69.000,00
Data Asta
25/02/2026
Tribunale
Roma
Descrizione
abitazione sita in Roma, Via di Tor Chiesaccia n. 67, piano terra, int. 3A, composto da ingresso-soggiorno, angolo cottura, disimpegno, un bagno, camera e piccolo spazio posteriore ad uso terrazzino indicato come giardino nella planimetria catastale, superficie catastale per complessivi mq. 51 (abitazione).Identificato al Catasto Fabbricati del Comune di Roma al foglio n. 889, part. 6062, sub. 533, zona censuaria 6, cat. A/7, classe 4, vani 3, rendita euro 449,20.
Descrizione bene

Quota pari a 1/1 del diritto di proprietà su abitazione sita in Roma, Via di Tor Chiesaccia n. 67, piano terra, int. 3A, composto da ingresso-soggiorno, angolo cottura, disimpegno, un bagno, camera e piccolo spazio posteriore ad uso terrazzino indicato come giardino nella planimetria catastale, superficie catastale per complessivi mq. 51 (abitazione). Identificato al Catasto Fabbricati del Comune di Roma al foglio n. 889, part. 6062, sub. 533, zona censuaria 6, cat. A/7, classe 4, vani 3, rendita euro 449,20. Confina con spazio di accesso comune, appartamento interno 4, distacco verso terrapieno, appartamento interno 2, salvo altri.Normativa urbanistica: In base alle prescrizioni urbanistiche del Nuovo Piano Regolatore Generale, adottato nel 2003 ed approvato definitivamente nel 2008, l’area su cui sorge l’immobile de-quo ricade in zona “Città da Ristrutturare, individuazione dei nuclei di edilizia ex abusiva da recuperare” ed in particolare nell’ambito del “Toponimo 12.4 Via Castel di Leva”, presente nello “elenco B delle Zone O, sottozona O/2”, di cui all’O.d.S. 968 del 13/03/2012. Riguardo al regime vincolistico, l’area di sedime risulta soggetta a: • vincolo dei beni paesaggistici, ex art. 134 co. 1 lett. b), del D.Lgs. 42/2004, per zone di interesse archeologico individuata alla data di entrata in vigore del codice; • ex P.T.P. Piano Territoriale Pesistico 15/3 Cecchignola – Vallerano TO d/11; • P.T.P.R. Piano Territoriale Paesistico Regionale del Lazio, Tavola A “sistema del paesaggio insediativo, paesaggio degli insediamenti in evoluzione; • P.T.P.R. Piano Territoriale Paesistico Regionale del Lazio, Tavola B “ricognizione delle aree tutelate per legge, ex art. 134 co. 1 lett. b) ed art. 142 co. 1 del D.Lgs. 42/2004, con protezione delle aree di interesse archeologico e protezione linee di interesse archeologico e relativa fascia di rispetto. Non risultano presenti vincoli artistici, storici o alberghieri.Non sono presenti diritti demaniali o usi civici. La regolarità edilizia dell’immobile non risulta univocamente definita. Infatti, dalla documentazione richiesta ai pubblici uffici e da questi trasmessa, il complesso di cui fa parte l’immobile oggetto della presente procedura esecutiva ed il medesimo, sono stati realizzati nelle more di due diverse procedure autorizzative: • DIA – Denuncia di Inizio Attività protocollo 38962 del 25/09/1997: Il fabbricato dove è ubicato l’immobile in oggetto è stato originariamente realizzato come un fabbricato ad uso autorimessa interrata, a servizio di un fabbricato residenziale, per la cui costruzione è stata presentata DIA – Denuncia di Inizio Attività, ai sensi della legge 662/1996, presentata all’allora XII Circoscrizione e da questa assunta con il protocollo 38962 del 25/09/1997. L’istanza è stata presentata a nome di uno degli allora comproprietari del lotto di terreno e la relativa pratica è composta da elaborato grafico, relazione tecnica e denuncia di inizio lavori, redatti a firma del Geom. *****. La pratica risulta costituita dai seguenti documenti: • denuncia di inizio attività a firma del ********, comproprietario del lotto di terreno; • relazione tecnica a firma del *******; • elaborato grafico a firma del *******, presentato il 23/01/1998, con il protocollo 277. • Condono edilizio protocollo 509023 del 23/03/2004 per frazionamento e cambio di destinazione d’uso da autorimessa a residenziale: In corso di costruzione, il fabbricato ha subito una radicale trasformazione, con il cambio di destinazione d’uso da autorimessa a edificio residenziale e relativo frazionamento in n. 6 unità abitative, per il quale è stata presentata Domanda di Condono Edilizio ex lege 724/2004, assunta dal Comune di Roma con protocollo 509023 del 23/03/2004. Successivamente la pratica è stata volturata a nome del proprietario e debitore esecutato, Sig. ****************, al quale risulta attualmente intestata. In sintesi, si rilevano situazioni ostative al buon esito della pratica di condono, dovute alla discrepanza tra le caratteristiche del fabbricato, indicato come “interrato” nella DIA del 1997 e come “piano terra” nella domanda di condono e allo stato dei lavori, che la legge 326/2003, prevedeva che le opere abusive potessero essere sanate solo se ultimate entro il 31 marzo 2003, mentre i rilievi delle pubbliche autorità accertavano la non avvenuta ultimazione delle opere, tanto che allo stato la procedura è indirizzata verso il diniego della sanatoria, pur se non sono stati emessi provvedimenti definitivi in tal senso. Ad ogni buon conto, in caso di diniego del condono edilizio, si potrà “recuperare” la destinazione d’uso abitativa dell’immobile, in base alle prescrizioni contenute nella Legge regionale del Lazio n. 12 del 30. Luglio 2025, pubblicata sul Bollettino Ufficiale Regionale n. 63 del 31 luglio 2025. Tale legge consente il cambio di destinazione d’uso di garage ed altri locali interrati o seminterrati, in locali di abitazione, a condizione che per almeno dieci anni i nuovi immobili dovranno essere affittati ad un prezzo calmierato e non potranno cambiare nuovamente la destinazione d’uso. Di ciò, si è tenuto opportunamente conto in sede di valutazione dell’immobile, che risulta trasferibile in sede di esecuzione immobiliare, ma non vendibile successivamente con atti traslativi inter-vivos, poiché soggetto a possibile ordinanza di rimessa in pristino, o in ultima analisi, ad acquisizione gratuita al patrimonio immobiliare del comune. Stato di occupazione: Occupato dall’esecutato che vi abita (non potrà emettersi l’ordine di liberazione prima del decreto di trasferimento). Il tutto come meglio descritto nell’elaborato peritale depositato in atti.

Caratteristiche
Indirizzo
Via di Tor Chiesaccia, 67, 00134 Roma RM, Italia
Tipologia
abitazione in villino
Quota proprietà
Per partecipare
Offerta minima
€ 51750
Rialzo minimo
€ 3000
Tipo di vendita
senza incanto
Termine presentazione
24/02/2026 23:59
Dettagli vendita
Data e ora udienza
25/02/2026 11:00
Base d'asta
€ 69.000,00
Dettagli procedura
Tribunale
Roma
Procedura
968/2024
Lotto
LOTTO UNICO
Mappa
Allegati