Abitazione in villino all'asta Roma (RM) Via Erode Attico, 53, 00178 Roma RM, Italia
In Comune di Roma, zona XXI Torricola, piena proprietà di abitazione in villino su un unico livello con ampia corte/giardino di pertinenza esclusiva sita in via Erode Attico n. 53, catastalmente composta da: ingresso/soggiorno, cucina, bagno, disimpegno, tre camere e un secondo bagno, oltre a un ripostiglio con accesso dall’esterno e una tettoia sull’area giardinata.A confine con particelle 35/parte, 707/ parte e 1063/parte del medesimo foglio 966, salvi altri e diversi confiniCensita al Catasto del Fabbricati del Comune di Roma al foglio 966, part. 1063, via Erode Attico n. 53 piano T, z.c. 5, cat. A/7, cl. 6, cons. 6,5 vani, superf. cat. tot. 161 mq – escluse aree scoperte 125 mq, r.c. € 1.493,85Stato dei luoghi, regolarità urbanistica e catastale, destinazione urbanistica, vincoli o usi civici, stato d’uso, parti comuni, oneri e millesimi condominiali, impianti e formalità pregiudizievoli come in avviso di vendita e in perizia.Si precisa che sul bene risultano trascritte le seguenti formalità non cancellabili con l’emanando decreto di trasferimento:-preliminare di vendita trascritto in data 29/12/2022 formalità n. 121553. Detta formalità è stata trascritta successivamente al pignoramento per il quale si procede e, pertanto, ai sensi degli artt. 2915 e 2919 c.c., deve ritenersi inefficace rispetto al creditore procedente, ai creditori intervenuti e all’acquirente;- vincolo archeologico diretto ai sensi del D. Lgs. 42/2004 Parte II (Dm. 23/02/1988, via Appia Antica settore I). Il Decreto Ministeriale di vincolo è stato trascritto sull’l’originario lotto di terreno identificato con la particella 700 (ex part. 35/parte) sul quale il bene è edificato, presso l’Agenzia delle Entrate - Territorio - Servizio di Pubblicità Immobiliare di Roma in data 10/03/1989 al numero 13644 di formalità.L’immobile è tutelato da vincolo storico archeologico ai sensi della L. 1089/1939, come modificato dal T.U. di cui al D.lgs. 22 gennaio 2004, n. 42, ed è sottoposto al vincolo della Soprintendenza Regionale per i beni e le attività culturali del Lazio.L’emanando decreto di trasferimento sarà quindi, come per legge, sospensivamente condizionato all’esercizio della prelazione delle autorità competenti e, conseguentemente, l’acquirente dovrà provvedere alla denuncia di trasferimento del bene ai sensi dell’art. 59 T.U. sopra citato, eleggendo domicilio presso il delegato o incaricando quest’ultimo di procedere alla comunicazione di legge per suo conto, indicando in essa espressamente che lo Stato, nel caso di esercizio della prelazione, dovrà versare quanto dovuto alla procedura esecutiva. In pendenza del termine per l’esercizio della prelazione, l’acquirente non potrà ottenere l’immissione in possesso.Gli impianti elettrico, idrico e di riscaldamento non sono attestati di conformità. L’immobile non risulta essere fornito di acqua corrente né di allaccio in fogna.Non vi è condominio né Consorzio.Occupato dalla debitrice che vi risiede. Verrà liberato con il decreto di trasferimento.Il tutto come meglio descritto nell’elaborato peritale depositato in atti.