Immobile all'asta Roma (RM) Via Carezzano, 161, 00166 Roma RM, Italia

Quota pari a 1/1 del diritto di piena proprietà su appartamento ad uso civile abitazione sito in Roma in Via Carezzano n. 161, piano terra, int. 2. Da una corte comune si accede direttamente all'immobile, sia dal fronte est mediante due gradini esterni coperti che conducono al soggiorno e sia dal fronte ovest mediante un piccolo patio coperto che conduce alla cucina. Il bene è così composto: soggiorno, corridoio, camera, cucina, bagno e ripostiglio di altezza interna inferiore a 1,50 m. ed ha una superficie lorda di 67,00 mq; si precisa che dalla consistenza come descritta è escluso il piccolo patio di 5,90 mq posto sul fronte ovest che consente l'accesso alla cucina in quanto non indicato nella planimetria catastale.L’immobile é censito nel Catasto Fabbricati del Comune di Roma al Foglio 336, part. 430, sub. 501, z.c. 6, cat. A/4, classe 5, consistenza 3,5 vani, superficie catastale 60 mq, r.c. euro 334,41, piano T. L'appartamento ha tripla esposizione e affaccia a ovest, sud ed est sulla corte comune (sub. 502) e confina a nord con altro appartamento, salvo altri.Lo stato conservativo del bene è mediocre e lo stesso non è conforme a quanto rappresentato nelle planimetrie in atti del Catasto per delle difformità interne. Non sono presenti servitù, censi, livelli, diritti demaniali e usi civici.Il fabbricato in cui è sito l'immobile ricade da PRG vigente approvato con DCC 18 del 12/02/2008 in Città da ristrutturare - Tessuti prevalentemente residenziali e Programma integrato n. 7 (Sistemi e Regole - Tav.3.08) (artt. 51, 52 e 53 delle NTA); non è censito nella Carta per la qualità (Tav. G1.08).Il bene non risulta regolare per la legge n° 47/1985: è abusivo in quanto privo di titolo edilizio che ne abbia autorizzato la costruzione e non può essere sanato dal punto di vista urbanistico-edilizio. Il primo accatastamento del bene risale al 19.12.1984 per "costruzione", ma le ricerche presso l'Archivio del Dipartimento PAU del Comune di Roma portale SIPRE e l'accesso agli atti presso l'Ufficio Condono hanno dato esito negativo. Inoltre, l'immobile non può essere regolarizzato dal punto di vista urbanistico ed edilizio, né ai sensi dell'art. 40, comma 6 della L. 47/1985 e né dell'art. 36 del DPR 380/01, in quanto l'intervento da sanare non è conforme alla normativa vigente. Stato di occupazione: il bene è libero.Il tutto come meglio descritto nell’elaborato peritale depositato in atti.