Appartamento all'asta Roma (RM) Via Mastro Gabriello, 90, 00188 Roma RM, Italia
Quota pari a 1/1 di piena proprietà del seguente immobile compresi tutti i diritti di comproprietà sulle cose e parti comuni come per legge:Appartamento della superficie lorda convenzionale di mq 78, ubicato a Roma (RM) – Via Mastro Gabriello n. 90, interno 4, piano 1. Dati catastali: Fg 121, p.lla 427, sub. 6, zona cens. 6, cat. A/4, classe 4, vani 4, sup. catast. mq 78, rendita € 320,20;Confini: Vano scala, appartamento distinto con l'int. 3, corte comune, terrapieno, salvo altri.Il bene pignorato ricade in località Labaro, nel Municipio RM XV (ex XX).L’appartamento – sebbene risulti legittimato urbanisticamente e catastalmente come un’unica unità immobiliare – è attualmente suddiviso in due unità, accessibili tramite due portoncini blindati, afferenti ad un pianerottolo comune.L’immobile si trova complessivamente in pessime condizioni conservative, igieniche e manutentive. Sono presenti copiosi fenomeni di condensa superficiale in tutti i locali, con il conseguente proliferare di muffe e licheni che hanno attecchito su tutte le pareti ed i soffitti dell’immobile.Si precisa che una porzione dell’immobile - corrispondente a circa la metà della superficie dello stesso - è locata con contratto registrato in data 29/01/2021 Serie 3T 002145 antecedentemente alla notifica del pignoramento e, pertanto, lo stesso risulta opponibile alla procedura esecutiva. Il contratto avrà validità fino al 13/01/2029. Il canone previsto nel contratto per la porzione di immobile locata corrisponde a € 500/mese. La restante porzione dell’appartamento è nella disponibilità della esecutata, ed è stata pertanto considerata libera ai fini della stima del prezzo da porre a base d’asta.Il Nuovo P.R.G. del Comune di Roma (delibera di approvazione C.C. n.18/2008) individua l'area in cui ricade il fabbricato con la seguente destinazione urbanistica: Sistema insediativo - Città da ristrutturare- Tessuti nei Programmi integrati prevalentemente residenziali.L’Esperto riferisce che l’appartamento pignorato – come si evince dalla planimetria catastale depositata in data 25/07/2001, di cui si riporta di seguito lo stralcio – risulta legittimato urbanisticamente dalla CONCESSIONE EDILIZIA IN SANATORIA RILASCIATA DAL COMUNE DI ROMA CON N. 266167 DEL 21/09/2001.Con la C.I.LA. depositata presso il Municipio RM XV (ex XX) con prot. CU 2018/13907 (e successiva pratica D.O.C.F.A. per l’aggiornamento catastale) è stata dichiarata la attuale diversa distribuzione degli spazi interni.L’Esperto ha accertato i seguenti ulteriori interventi illegittimi, NON SANABILI:- CONSISTENTE INCREMENTO VOLUMETRICO con realizzazione di tettoia e chiusura del terrazzo;- FRAZIONAMENTO DELL’IMMOBILE IN N. 2 APPARTAMENTI, attraverso la posa in opera di due portoncini blindati e la trasformazione in cucina del locale “studio” dichiarato nella suddetta CILA.Quanto sopra, configura la sostanziale difformità dello stato dei luoghi rispetto a quanto legittimato urbanisticamente e a quanto rappresentato nella planimetria catastale attuale, ed avrà, pertanto, una inevitabilmente ricaduta negativa sulla futura commerciabilità dell’immobile nel “libero mercato”.L’immobile pignorato è, allo stato attuale, sprovvisto di certificato Agibilità/Abitabilità.L’Esperto precisa che non è stato possibile, per la assenza della necessaria documentazione relativa all’impianto termico, redigere il certificato energetico dell'immobile / APE;• non è stata fornita la dichiarazione di conformità dell'impianto elettrico;• non è stata fornita la dichiarazione di conformità dell'impianto termico;• non è stata fornita la dichiarazione di conformità dell'impianto idrico.Inoltre, l’Esperto riferisce che la descritta situazione urbanistica e catastale del bene pignorato è stata tenuta in debita considerazione nella redazione della stima del prezzo da porre a base d’asta.