Ufficio all'asta Roma (RM) Via di Vigna Murata, 1, 00143 Roma RM, Italia
Quota pari a 1/1 del diritto di proprietà di appartamento sito in Roma (RM), Via di Vigna Murata 1, edificio C, interno 2B, piano S1. Il bene, catastalmente ed urbanisticamente ufficio benché di fatto utilizzato a fini abitativi, si compone internamente di un ingresso con annesso angolo cottura, di un servizio igienico e di tre vani, per una superficie lorda di circa 82,50 mq. Al bene è annessa un'ampia corte scoperta di pertinenza esclusiva sita al piano terra, in parte lastricata ed in parte a verde, dotata di autonomo accesso pedonale dall'antistante Via di Vigna Murata, per una, superficie lorda di circa 180 mq. La superficie convenzionale totale del bene è pari a mq. 100,50. Censito nel NCEU del Comune di Roma al foglio 878, particella 175, sub.506, z.c. 5, Cat. A/10, classe 4, consistenza 4,5 vani, superficie catastale 82 mq., rendita catastale € 3.683,63, piano S1, graffato con la particella 509 sub. 502. Confina con Via di Vigna Murata, vialetto condominiale, vano scala, unità contigua (int.2/A), salvo altri. Il fabbricato di cui l’immobile fa parte è stato edificato in virtù di licenza edilizia n.791 del 24/05/1960 a seguito di presentazione di progetto prot.25705/1959. Per il fabbricato veniva rilasciato certificato di abitabilità n.163 del 06/02/1962. Per quanto concerne l'unità pignorata, da progetto la stessa identificava la porzione seminterrata di un'unica e più ampia unità immobiliare, la cui restante estensione si attestava al soprastante piano rialzato: i due livelli risultavano comunicanti mediante scala interna. Successivamente veniva presentata domanda di sanatoria 87/32434 per opere ad uso residenziale avente ad oggetto l'interno 2 di Via di Vigna Murata n.1, ovvero la più ampia unità immobiliare bi-livello da cui l'odierno cespite pignorato si è successivamente originato per frazionamento. Nell’istanza, come da carteggio fornito dal competente UCE per il bene oggetto di domanda, descritto come sviluppantesi ai piani terra e primo (di fatto S1 e rialzato), si denunciava l'esecuzione, nel 1963, di lavori aventi ad oggetto l’odierna consistenza al livello inferiore, con rilascio di concessione in sanatoria n.297327 del 15/04/2003 per nuova costruzione/ampliamento a destinazione d'uso residenziale per mq.70,45. Successivamente per il bene in esame, a seguito di accertamento di conformità ex art.36 del DPR 380/2001(“per l’avvenuta esecuzione dei lavori di ristrutturazione con cambio destinazione d’uso unità residenziale e lavori di completamento”) in data 19 giugno 2015 veniva rilasciato dal Dipartimento Programmazione e Attuazione Urbanistica - Direzione Edilizia del Comune di Roma Permesso di Costruire in sanatoria n. 169 - Prot. n. 103336. Nell’acclusa relazione asseverata, previo richiamo dei titoli pregressi del bene (licenza edilizia originaria e concessione in sanatoria per il cambio di destinazione d’uso residenziale del piano S1) si dichiarava che “senza titolo abilitativo l’appartamento veniva frazionato in due unità a mezzo della rimozione della scala di collegamento tra i due piani” con ulteriore completamento afferente, per il bene in esame, “il cambio di destinazione al piano seminterrato da abitazione a ufficio privato, senza opere edili, oltre alla richiesta di una apertura di un cancello pedonale da Via di Vigna Murata al giardino di pertinenza dell’ufficio del piano seminterrato”. Il post-operam di progetto versato in atti, oggetto di rilascio del P.d.c. in sanatoria sopra citato, risulta essere conforme all’odierna planimetria catastale dell’unità, depositata presso il Catasto Fabbricati in data 04/11/2015: entrambi gli elaborati presentano difformità rispetto allo stato dei luoghi in termini di consistenza generale, morfologia interna e di prospetto, nonché di destinazione d’uso dell’unità. FORMALITA’ PREGIUDIZIEVOLI: domanda giudiziale per esecuzione in forma specifica trascritta in data 06/09/2016, ai nn.69742/100903 di formalità; domanda giudiziale per revoca di atti soggetti a trascrizione, trascritta il 16/02/2021 ai nn.12466/18151 di formalità; domanda giudiziale per intervenuta usucapione trascritta il 18/11/2022 al n. 105973/149784 di formalità; domanda giudiziale per accertamento di diritti reali trascritta in data 13/12/2024, ai nn.113974/153428 di formalità.STATO DI OCCUPAZIONE: In corso di liberazione. Il tutto come meglio descritto nell’elaborato peritale depositato in atti