Immobile all'asta Roma (RM) Via Ittiri, 76, 00132 Roma RM, Italia
Quota pari a 1/1 del diritto di piena proprietà su appartamento sito in Roma, Via Ittiri n. 76, piano 1, interno n. 2, composto da soggiorno/pranzo con angolo cottura, tre camere, disimpegno, un bagno, ripostiglio e due balconi per complessivi mq 103,00 di superficie lorda quanto all’appartamento e mq 12,00 e mq 5,00 di superficie lorda quanto ai balconi.Identificato al Catasto Fabbricati del Comune di Roma al foglio 1023, particella 1015, sub 9, zona cens. 6, categoria A/2, classe 5, consistenza 5 vani, superficie catastale escluse aree scoperte 108 mq, rendita € 697,22, piano 1.Confina con Via Ittiri, chiostrina del fabbricato, vano scala, appartamenti interno nn. 1 e 3, affaccio su corte comune del fabbricato, salvo altri.L’immobile non risulta regolare per la legge n. 47/1985. La costruzione non è antecedente al 1°/09/1967. L’immobile non risulta agibile.Il fabbricato di cui l’immobile fa parte è stato edificato in assenza delle prescritte autorizzazioni edilizie. Nell’atto di provenienza del 26/06/2007, rep. n. 80490, racc. n. 33323, a rogito del Notaio Antonio Manzi, trascritto il 20/07/2007 ai nn. 132466/51278, si dà atto che, in data 12/02/1987, è stata presentata domanda di condono, protocollo n. 28698/87, e che è stata pagata la corrispondente oblazione, come meglio descritto nell’elaborato peritale in atti. Nel citato atto di provenienza è inoltre dichiarato: che l'abuso eseguito rientra tra quelli sanabili; che quanto dichiarato nella domanda di sanatoria è conforme al vero; che non è stata richiesta documentazione suppletiva da parte del Comune di Roma; che non risulta irrogato alcuno dei provvedimenti sanzionatori previsti dall’art. 41 Legge n. 47/1985; che il Comune di Roma non ha provveduto ad emettere provvedimento di sanatoria alcuno; che non esistono vincoli di cui agli arttt. 32 e 33 della citata Legge n. 47/1985.L’Ufficio Condoni non ha risposto all’istanza di accesso agli atti formulata dall’esperto stimatore che pertanto non ha potuto prendere visione della domanda di condono e del relativo fascicolo. L’esperto ritiene tuttavia che l’immobile sia sanabile posto che insiste in Zona “O”, di recupero dell’abusivismo edilizio. Ai fini del perfezionamento dell’istruttoria, ove i bollettini di pagamento non siano già caricati negli archivi dell’Ufficio Condoni o, in caso contrario, non siano rinvenuti dal futuro richiedente l’istanza, i relativi importi dovranno essere nuovamente corrisposti.Lo stato dei luoghi non corrisponde alla planimetria catastale per una difforme distribuzione delle tramezzature interne e per un errore di rappresentazione grafica, in quanto la planimetria è disegnata speculare rispetto alla reale configurazione. La consistenza riportata in catasto è maggiore della superficie reale dell’immobile. Occorrerà presentare CILA in sanatoria per la regolarizzazione delle difformità interne e Docfa per esatta rappresentazione grafica.Degli oneri di regolarizzazione si è tenuto conto nella determinazione del valore di stima.Stato di occupazione: occupato dall’esecutato che vi abita (non potrà essere disposta la liberazione prima del decreto di trasferimento).Il tutto come meglio descritto nell’elaborato peritale depositato in atti.