Immobile all'asta Roma (RM) Via Paolo II, 9, 00165 Roma RM, Italia

Quota pari al 100% del diritto di proprietà di Appartamento in Roma, via Paolo II n. 9, scala 14, interno 22, piano 6-7 (attico e superattico) in stabile d’epoca con servizio di portierato. L’appartamento, dotato di doppio ingresso (già appartamenti int. 22 e int. 23), è così composto: al piano sesto da 2 disimpegni, soggiorno, studio, 2 camere, 3 bagni, cucina, balcone e scala di collegamento alla terrazza del piano settimo (raggiungibile anche attraverso la scala condominiale) dove si colloca un ulteriore vano ed un piccolo w.c. con accesso esterno dall’ampio lastrico solare arricchito con arredi in muratura e caratterizzato da una suggestiva vista sulla Cupola della Basilica di San Pietro e sui tetti della Capitale. Il tutto per una superficie convenzionale complessiva di mq. 225,00 circa. L'appartamento confina con distacco verso via Paolo II, corpo scala comune individuato con il n. 14, appartamento int. 21, corte con accesso da via Paolo II n. 7 (fg.430/part.298), distacco verso condominio via Nicolò III n. 8 (fg.430/part.49), salvo se altri o diversi confini. Il tutto identificato all’NCEU al Foglio 430, part. 47, sub. 520, cat. A/2, cl.3, consistenza 10,5 vani, R.C. euro 2.819,85. L’edificio in cui è sito l’immobile, dichiarato abitabile con certificato 719/30, venne realizzato sulla base del progetto edilizio 24161 del 14/11/1928, approvato dalla Commissione Edilizia del Governatorato di Roma il 29/03/1929, mentre l’appartamento, unione (catastale) di quattro diverse unità immobiliari [appartamento int. 22 (fg.430/part.49/sub.22) con soprastante terrazza (fg.430/part.49/sub.503), appartamento int. 23 (fg.430/part.49/sub.23) con soprastante terrazza (scheda n. 486 del N.C.E.U.)] a mezzo di interventi edili e realizzazione di scala interna, risulta oggetto di Istanza di Concessione Edilizia in sanatoria prot. 00/509005 richiesta in data 23/03/2004 ai sensi della Legge 326/03, all’attualità pendente e non definita. Nell’istanza non vengono evidenziati gli interventi strutturali, quali la realizzazione della scala interna e delle molteplici nicchie comportanti la demolizione di porzioni di muratura portante, né tanto meno la realizzazione del balcone prospiciente la corte interna con accesso dal bagno attraverso una nuova porta finestra, né la fusione operata delle 4 unità immobiliari ab origine realizzate. Stante le dette difformità, sono state apportate decurtazioni dal valore finale di stima. In dette decurtazioni si è tenuto, altresì, conto della necessità di manutenzioni, rilevandosi una diffusa presenza di infiltrazioni, escoriazioni e ammaloramenti degli intonaci al piano sesto, che evidenziano un'inidonea impermeabilizzazione del lastrico terrazzato di proprietà esclusiva del cespite staggito. Stato di occupazione: l’immobile è occupato dalla parte esecutata che vi abita (non potrà emettersi l’ordine di liberazione prima del decreto di trasferimento). Il tutto come meglio descritto nell’elaborato peritale depositato in atti.