Immobile all'asta Radicondoli (SI) Via Tiberio Gazzei, 12, 53030 Radicondoli SI, Italia
LOTTO UNICOIl compendio pignorato comprende beni immobili ad uso abitativo, facenti parte di un edificio situato nel Comune di Radicondoli, in Via Tiberio Gazzei n.12, censito al Catasto Fabbricati del Comune di Radicondoli al Foglio 15, particella 195, sub. 13 e 14, cat. A2.La CTU descrive l’immobile identificato quale “bene A (sub. 13 – piano 1,2,3)” come segue: all’appartamento di civile abitazione oggetto di pignoramento, con ingresso esclusivo al piano secondo, si accede tramite portone, scale e pianerottolo comuni. L’unità immobiliare è composta al piano seconda da ingresso/ soggiorno con p.k, disimpegno, ripostiglio, bagno e camera ed al piano terzo da tre vani soffitta adibiti a camere, oltre a balcone condiviso con l’altra abitazione pignorata. Completa la consistenza il locale ripostiglio posto al piano primo. L’unità è provista d’impianti ordinari quali: caldaia (ubicata nella cucina dell’altra u.i.u. pignorata) a comune con l’unità immobiliare pignorata identificata dal sub 14 alimentata a GPL; impianto idrico con relativa cisterna (ubicata nel locale sottotetto del sub 14) a comune con l’altra abitazione pignorata; impianto elettrico autonomo. Risulta tuttavia, a detta dell’esecutato, in essere predisposizione per la separazione dell’impianto idrico. Non sono state reperite le relative certificazioni. L’appartamento verte in generale in un buon stato di conservazione. La CTU descrive l’immobile identificato quale “bene B (sub. 14 – piano T,2,3)” come segue:All’appartamento di civile abitazione oggetto di pignoramento, con ingresso esclusivo al piano secondo, si accede tramite portone, scale e pianerottolo comuni. L’unità immobiliare è composta al piano seconda da ingresso, disimpegno, vano non finestrato ad uso soggiorno, cottura, n.2 camere di cui una delle quali provvista di bagno esclusivo, e bagno nonché, al piano terzo, da disimpegno, lavanderia adibita a bagno, n.4 locali soffitta non abitabile e balcone (condiviso con l’altra abitazione pignorata sub 23). Completano la consistenza i due vani ripostiglio posti al piano terreno. L’unità è provista d’impianti ordinari quali: caldaia (ubicata nella cucina) a comune con l’unità immobiliare pignorata identificata dal sub 13 alimentata a GPL; impianto idrico con relativa cisterna (ubicata in uno dei locali sottotetto) a comune con l’altra abitazione pignorata; impianto elettrico autonomo. Risulta tuttavia, a detta dell’esecutato, in essere predisposizione per la separazione dell’impianto idrico. Non sono state reperite le relative certificazioni. La pavimentazione risulta mista tra cotto e ceramica. Intonaco civile e rivestimento in tinteggiatura. Serramenti interni ed esterni in legno, complete di tapparelle interne. Non si rilevano impianti o rifiniture di particolare pregio, eccetto la presenza di solaio a “volta” in mattoni delle camere. L’appartamento verte in generale in un buon stato di conservazione.La CTU ha rilevato difformità delle opere strutturali eseguite con la DIA n.39 del 2008 e di quelle confrontando l’attuale stato dei luoghi con DIA n.39/2008 e successiva SCIA n.3 del 2018; la CTU precisa che nel caso in cui la sanatoria non fosse rilasciata, il competente Comune dovrebbe emanare apposita Ordinanza con la quale verrebbe disposto il ripristino dello stato legittimo.La CTU non ritiene l’attuale stato dei luoghi conforme agli elaborati grafici delle pratiche edilizie depositate.Lo stato di occupazione è il seguente: l’immobile risulta occupato dall’esecutato il quale, tuttavia, dimora abitualmente altrove (relazione di primo accesso IVG).