Abitazione in villino all'asta Pietrelcina (BN) Contrada Difesa, 82020 Pietrelcina BN, Italia
Abitazione in villini, censita nel catasto fabbricati del Comune di Pietrelcina (BN) al foglio 13, particella 626, sub. 9, cat. A/7, classe 2, cons. 13 vani, sup. cat. 346 mq. (oltre 11 mq. scoperti), rendita euro 1.544,21, nonché al foglio 13, particella 626, sub. 10, cat. A/7, classe 2, cons. 14,5 vani, sup. cat. 407 mq. (oltre 11 mq. scoperti), rendita euro 1.722,38. Gli immobili, progettati e realizzati ad uso misto (commerciale e residenziale), sono adibiti per intero ad uso abitativo. È comune ai suddetti subalterni 9 e 10 una corte, identificata catastalmente al foglio 13, particella 626, sub 8. Gli immobili, situati all'imbocco della contrada Difesa, in prossimità della S.S. 212 e dello svincolo che da detta S.S. conduce al centro di Pietrelcina, hanno un accesso pedonale ed uno carrabile su particella di proprietà altrui. La relazione tecnica a firma dell’ing. Finelli, in atti, cui si rinvia, contiene una esaustiva specificazione degli esatti confini dei beni posti in vendita; in particolare, dalla stessa si evince che la siepe da Sud a Nord è quasi parallela alla dividente catastale (piega leggermente verso Nord/Ovest), occupando una fascia di terreno di circa 51 mq. e -a parte un piccolo punto di contatto con detta dividente sul confine Sud, dovuto anche a rami pendenti- risulta essere interamente inclusa in un appezzamento di terreno di proprietà altrui. Sono in corso le procedure per la delimitazione in loco del confine con le proprietà finitime di terzi. In riferimento al disposto della L. n. 47/’85 e successive modifiche e integrazioni, dalla relazione di stima in atti, a firma dell’ing. Varricchio, cui in ogni caso si rinvia, si evince che sussistono irregolarità catastali, sanabili con una rettifica dell’elaborato planimetrico con spese (quantificate dall’esperto in euro 600,00) a carico dell’aggiudicatario. L’immobile, poi, risulta avere una volumetria maggiore rispetto a quella prevista nel progetto assentito, sicché occorre procedere a sanatoria, a cura dell’aggiudicatario e con spese -stimate forfetariamente dall’esperto in euro 40.000,00- a suo carico. Manca la certificazione di agibilità, che l’aggiudicatario, a sua cura e spese, provvederà a richiedere, esonerando dall’incombenza e dalle conseguenti responsabilità la Procedura. I predetti immobili - costituenti un unico lotto -, meglio descritti nelle suddette relazioni di stima, innanzi menzionate, che devono intendersi qui per integralmente trascritte, anche con riferimento alla condizione urbanistica dei beni -, vengono posti in vendita, a corpo, nello stato di fatto e di diritto in cui si trovano, con tutte le pertinenze, le accessioni, le ragioni e le azioni, nonché le servitù attive e passive, in particolare quella attiva di passaggio prevista nell’atto per notar Giovanni Barricelli del 18.11.1987, rep. n. 169364/24496, trascritto presso l’allora Conservatoria dei RR.II. di Benevento in data 18.12.1987 (reg. part. 9363) e quelle passive di diritto al pozzo esistente, nonché di allaccio di tubazioni previste nell’atto per notar Vito Antonio Sangiuolo del 31.03.2000, rep. n. 37378, trascritto presso l’allora Conservatoria dei RR.II. di Benevento in data 07.04.2000 (reg. part. 3218). Si precisa, altresì, che, sulla base di sentenza ottenuta da un terzo, passata in giudicato, andranno rimossi i contatori luce e gas a servizio del compendio in vendita, attualmente ubicati su proprietà altrui e che, verosimilmente, per garantire la nuova allocazione dei contatori in questione andrà costituita una servitù su fondo altrui con previsione, in tal caso, di indennità di servitù.